mercoledì 15 giugno 2011

Recensione: Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del Mare (2011)

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del Mare (Pirates of the Caribbean - On Stranger Tides) - Rob Marshal (2011)

Ormai a Hollywood vige una sola regola: mungi la mucca più che puoi. Il franchise di Pirates of the Caribbean non ne è stato ovviamente escluso ed è stato partorito questo quarto capitolo che mi ha letteralmente rubato 8 euro dal portafoglio.

Jack Sparrow, dopo aver liberato il fido Gibbs da una condanna a morte in quel di Londra, si ritrova imbarcato sulla nave di Barbanera a causa della sua bella figlia con direzione Fonte della Giovinezza. Lungo il viaggio rotorna in scena anche Barbossa con una fighissima gamba di legno che funge da bottiglie di rum e che farà squadra con Jack per vendicarsi di Barbanera perché ha perso la gamYAWWNN.

Centoquarantuno minuti di sonno, questo è Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare. Centoquarantuno.
Il passaggio dalla regia di Gore Verbinski a quella di Rob Nine Marshall si sente eccome: le scene degne di nota (registicamente parlando) si contano su un dito solo, mentre tutte le altre sono banali e sciatte e sanno di già visto.  Si sente anche l’assenza della ditta Orlando Bloom & Keira Knightley, il cui fare da spalla è stato solo in parte rimpiazzato da Penelope Cruz e Ian McShane. Mancano poi tutti quei personaggi  di contorno che facevano risaltare al meglio l’eccentricità di Jack Sparrow e dei suoi monologhi al limite dell’assurdo.

Insomma, troviamo Jack Sparrow in mezzo a una serie di storyline che non gli appartengono minimamente e che nemmeno lui sente sue veramente, ma prova ad interessarsene o a fare finte che gli interessino.
L’unica scena decente è stata quella delle sirene. Ma anche qui i personaggi della sirena e del chierico innamorati sono stati sfruttati male e descritti peggio, lasciati là a girarsi i pollici in favore dell’ennesimo duello con la spada. Avrebbero dovuto esser un richiamo alle favole di Andersen, ma alla fine quello che rimane è un e allora??

Stessa discorso si può applicare a Barbanera. Perché è così temuto? Perché sa trasformare le persone in zombi? Da dove vengono gli zombi? Non si sa e nessuno ha intenzione di spiegarlo.

Un film da vedere al cinema quindi? Assolutamente no, piuttosto da noleggiare in dvd tra qualche anno con gli sconti.