giovedì 17 febbraio 2011

Recensione: The Social Network (2010)

The Social Network (The Social Network) - David Fincher (2010)

You are probably going to be a very successful computer person. But you're going to go through life thinking that girls don't like you because you're a nerd. And I want you to know, from the bottom of my heart, that that won't be true. It'll be because you're an asshole.

Confesso che appena letta la notizia di un film su Facebook ho storto il naso e ho pensato che sarebbe stata l'ennesima pellicola stupida e inutile fatta solo per racimolare soldi seguendo la moda del momento. Non potevo sbagliarmi di più, perché The Social Network è diventato il mio film del 2010.

Mark Zuckerberg fino al 2004 era uno dei tantissimi studenti nerd della Harvard University. Poi una sera, dopo essere stato scaricato dalla sua ragazza, decide di creare un sito internet dove era possibile dare un voto alle ragazze dell'intero campus e l'operazione ha subito un successo clamoroso. Forte di una popolarità inaspettata (e di una multa per aver violato i sistemi di sicurezza), Zuckerberg viene avvicinato da alcuni studenti appartenenti a uno di quei club esclusivi che tutti vorrebbero, e viene incaricato di creare Facebook. Inutile dire che Mark li scaricherà è terrà l'idea tutta per sé. Da qui ha inizio una lunga azione legale per deciderne la paternità.

David Fincher gestisce in maniera magistrale più linee narrative: i flashback in cui si racconta la genesi vera e propria di Facebook e il tempo presente, quello della causa multimiliardaria per decidere chi in realtà è stato il padre fondatore del sito. Tralasciando completamente l'aspetto pubblico di Facebook e i suoi risvolti sociali, ci si immerge completamente in quello che in realtà è un one-man show condotto da Mark Zuckerberg, col suo modo di parlare stronzo, arrogante, saccente e col suo essere invidioso di chiunque  e voler essere popolare a tutti i costi. Anche a costo della vera amicizia. Ma alla fine cos'è un amico se non qualcuno da aggiungere o togliere alla propria lista contatti? Cosa importa poi se in realtà sei abbandonato da tutti, quando poi in rete sei la persona più invidiata del momento?

Ad affiancare Jesse Eisenberg nel suo rappresentare in modo perfetto l'incapacità espressiva e di relazione di Zuckerberg, troviamo un Andrew Garfield che dà voce al co-fondatore di Facebook, nonché all'unico vero amico che Mark abbia mai avuto ma che non ha esitato a sacrificare per il bene della propria popolarità e un Justin Timberlake nei panni di uno Sean Parker, creatore di Napster, carismatico e affascinante ,pronto a tutto per i soldi.

Tutto è poi tenuto perfettamente insieme da una colonna sonora ossessiva, claustrofobica, disturbata, paranoica e angosciante, ricca di freddi suoni elettronici e industrial. Firmata Nine Inch Nails Trent Reznor e Atticus Ross, questa musica ti entra letteralmente nel cervello e non ti molla più fino alla fine, facendoti guardare il tutto in una sorta di apnea, di tempo sospeso. Semplicemente geniale.




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